Don Marco resta in carcere poi un percorso di recupero

don marco mangiacasale
Don Marco Mangiacasale

Don Marco Mangiacasale per ora resta in carcere. Dopo l’interrogatorio di garanzia di ieri mattina davanti al gip Maria Luisa Lo Gatto il parroco rimane nel carcere Bassone in attesa che si prenda una decisione sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata tramite il suo avvocato Renato Papa. Il sacerdote ha tenuto un atteggiamento ampiamente collaborativo, ammettendo gli addebiti che gli sono stati contestati, ma sottolineando che nei confronti della giovane non c’è  mai stata imposizione o coercizione, ma solo un atteggiamento definito di «affettività anomala». In circa un’ora di interrogatorio è stata ripercorsa la storia e gli incontri, la relazione e le circostanze in cui è nata.  Nei prossimi giorni si deciderà se concedere o meno gli arresti domiciliari in una struttura ecclesiastica isolata e tutelata, ma prima bisognerà appurare che non ci siano altri casi di frequentazioni da prendere in considerazione. Per ora Don Marco resta in una cella di isolamento che divide con un altro detenuto.