Il cantico del pesce persico si sente a Erba

TITOLO EVENTO: Il cantico del pesce persico si sente a Erba
LOCALITA’: Erba
DAL 15/03/2014 AL 15/03/2014

DESCRIZIONE:
Sabato 15 marzo 2014, alle 16,00, sarà presentato a Erba, presso la sede della nuova Biblioteca, in via Joriati 6, “Il cantico del pesce persico” dello scrittore comasco Giuseppe Bresciani. L’opera è una sorta di retablo che anziché ornare l’altare di una chiesa magnifica l’anima di un territorio: Como e il suo lago. La narrazione si sviluppa attraverso dieci scomparti scenografici, dieci racconti avvincenti. Nel quarto cavaliere infuria la peste. De Il falco del Baradello è protagonista Napo Torriani, condannato a marcire in una gabbia appesa al mastio di un castello dopo essere stato vinto in guerra. Viva Garibaldi, viva l’Italia si svolge nella gloriosa giornata della battaglia di San Fermo e a testimoniare il trionfo di Garibaldi sugli austriaci è un eroe misconosciuto. L’uomo che intratteneva i morti è la surreale epopea di un uomo comune che scopre di avere il dono di divertire le anime dei defunti. Il cantico del pesce persico oscilla fra il realismo e l’afflato ora lirico ora mistico del lago. Undici leoni è un omaggio al gioco più bello del mondo. Quando Cesare onorò Alessandro testimonia gli ultimi giorni di vita di Alessandro Volta. La voce strozzata ci riporta ai giorni della Roma imperiale; un giovane lascia le rive del Lario per avventurarsi nel deserto della Cirenaica alla ricerca del silfio, preziosa pianta creduta estinta. Ne La profezia, Leonardo da Vinci, recatosi a Como al seguito della corte sforzesca, vive un’esperienza sovrannaturale. Infine, Il tesoro di Giacobbe Levi esalta un giusto che insegue il passato sepolto in una vecchia scatola di latta e che sfidando i fantasmi dell’olocausto lo trova e insieme ritrova se stesso. La cruda bellezza dei sentimenti è la cifra che permea l’affabulazione e insieme salda i pannelli narrativi aldilà degli specifici umori territoriali e temporali.

L’autore, nato a Como nel 1955, ama definirsi “libero pensatore”. Ex imprenditore umanista, da anni si dedica alla scrittura con passione e indubbio talento. Con lo pseudonimo Astor ha pubblicato i romanzi Ecce me domine (2008) e Il Vangelo Cosmico (2010). Col suo vero nome ha firmato L’inferno chiamato Afghanistan (2012), cronaca di un viaggio ai limiti dell’umanità. Nel cantico del pesce persico si fa cantore innamorato e orgoglioso delle proprie radici.