Como: per il ciclo “Fede e martirio”, incontro con Claire Ly

Ieri sera, presso l’auditorium G. Sacchi  della Camera di Commercio di Como, si è tenuto il secondo incontro del ciclo “Fede e martirio”. Ospite della serata Claire Ly, cambogiana sopravvissuta alla follia genocida dei Khmer rossi. La serie di incontri, è organizzata dal Centro culturale Paolo VI e l’Ufficio per la Pastorale Universitaria della Diocesi di Como, con lo scopo di evidenziare la rilevanza della fede nella vita personale e dell’intera società. Claire Ly ha raccontato la sua esperienza di internata nei campi di rieducazione comunisti per la sola “colpa” di essere intellettuale ed appartenere ad una famiglia benestante.

Claire Ly nasce in Cambogia da una famiglia benestante e, dopo essersi laureata in Diritto e Filosofia, diventa funzionaria del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1975 viene deportata in un campo di lavoro forzato dove rimane fino al 1979. Durante quegli anni durissimi a Claire vengono uccisi il marito, il padre i fratelli. È sopravvissuta con i suoi due figli, trovando la forza dentro di sè e nell’incontro con un Dio a lei sconosciuto, al quale successivamente si è convertita. Alla  caduta del regime, emigra in Francia.

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