Como: presidio Culturattiva a favore di cultura e spettacolo

Nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 Aprile 2021, si terrà a Como il presidio culturale “CULTURATTIVA”.

Sulla scia delle diverse mobilitazioni in atto su territorio nazionale (Piccolo Teatro di Milano, Teatro

Mercadante di Napoli, Globe di Roma), decidono di istituire un presidio culturale in Piazza Verdi a

Como per unirsi ai vari Coordinamenti nazionali nel chiedere alle istituzioni che il Lavoro delle

attività culturali, come urgenza sociale, sia priorità per il Governo.

L’intenzione è quella di richiamare l’attenzione sulle gravi problematiche che affliggono da troppo

tempo il settore cultura e spettacolo a partire dalla delicata questione contrattuale a livello nazionale

per arrivare, tra gli altri, al riconoscimento giuridico delle categorie e alla stabilizzazione dei precari,

tutte questioni esacerbate da questo lungo anno di chiusura forzata; crediamo inoltre che una

ripartenza dettata dai tempi della politica e che non preveda un tempo per dialogare e capire con i

lavoratori e le lavoratrici del comparto con quali modalità sia necessario e urgente agire, possa

produrre benefici per pochi e danni per molti. Per questo riteniamo necessario che venga istituito un

tavolo interministeriale in cui i rappresentanti politici siedano accanto ad artisti, maestranze e

operatrici/ori dello spettacolo per definire insieme la riapertura dei luoghi di cultura (che tenga conto

anche delle piccole e medie realtà che altrimenti non potrebbero, con le attuali misure, sopravvivere)

e per elaborare una riforma del settore.

A questa azione, partecipa anche UdS di Como, Unione degli Studenti come parte integrante e

fruitrice del mondo della Cultura. Studenti assetati di cultura, consci delle “pecche del sistema” e

animati da una forza per il cambiamento con i quali crediamo sia necessario fare rete per raggiungere

obiettivi comuni. Nel pomeriggio di sabato in piazza si terrà la lezione aperta di e con Raffaele

Mantegazza (Pedagogista, ricercatore, professore universitario) dal tema “Tutto come prima. Una

scuola che cambierà anche se non vuole”.

Interverranno con le loro testimonianze lavoratori e lavoratrici dello spettacolo e di diverse realtà e

associazioni attive sul territorio comasco e nazionale: PAS (Priorità alla Scuola), CSL

(Coordinamento Spettacolo Lombardia), TUC (Teatranti Uniti Como).

Restituiamo alla cultura il posto che merita all’interno della società tutelando e garantendo un servizio

di vitale importanza. Ripensiamola insieme. Con le istituzioni, con i lavoratori e le lavoratrici, con il

pubblico. Partecipate a questa due giorni di incontri, dibattiti e momenti di arte partecipata. Libertà è

partecipazione!

“Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia

sia consapevole della dignità. L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla

sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla.” Sandro Pertini

PROGRAMMA PRESIDIO CULTURALE SABATO 17 E DOMENICA 18
APRILE 2021
Piazza Verdi Como
SABATO
Ore 9
“COSA SARÀ?” apertura della giornata, programma
Ore 10.30
“PASSATO PRESENTE E FUTURO”
TESTIMONIANZE live di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo
In collegamento zoom: Piccolo Teatro di Milano e colleghi di Bari
Ore 15.30
FOCUS ISTRUZIONE
Intervengono:
UdS (Unione degli studenti di Como)
presentazione progetto #cantierescuola e sportello psicologico
PAS (Priorità alla Scuola)
Ore 16.30
“TUTTO COME PRIMA, UNA SCUOLA CHE CAMBIERÀ ANCHE SE NON VUOLE”
Incontro con Raffaele Mantegazza – pedagogista, ricercatore e professore universitario
Ore 17.30
“CULTURA CHIAMA, ISTRUZIONE RISPONDE”
Assemblea aperta con studenti, insegnanti e lavorat* dello spettacolo
Ore 18.30
“COSA SARÀ” saluto dalla piazza e invito al momento di Arte Partecipata di domenica
DOMENICA
Ore 9
“COSA SARÀ?” apertura della giornata, programma, invito
Ore 10.00
ARTE PARTECIPATA – FLASH MOB
“LITURGIA LAICA DELLE PAROLE”
Tutti abbiamo bisogno di riti, tutti abbiamo bisogno di essere e fare comunità. Per questo, attraverso
questo flash mob, rivendichiamo il diritto a vivere il nostro rito laico. Perché tutti meritiamo la stessa
dignità e tutti godiamo di un principio di eguaglianza di fronte a uno stato laico che non può e non
deve fare differenze o permettere disequilibri di potere.
P.s. Il programma potrebbe subire delle variazioni, pertanto vi suggeriamo di seguire i nostri canali
social per eventuali aggiornamenti.