Susy Zappa presenta “Isola Di Sein, una virgola sull’acqua”

SEIN Ritratto di un’isola bretone leggendaria Storie di mare e naufragi dove una coraggiosa comunità ha saputo sopravvivere alla tempesta della vita anche a costo di scelte dettate dall’istinto. “I diavoli del mare” accendevano i fuochi sulle rocce e sulla spiaggia per confondere i marinai e approfittare dell’attimo per attirare le navi sugli scogli. La storia del guardiano del faro è una profusione di realtà e leggenda. Un’esistenza indifesa davanti al rischio di essere travolti dall’impossibilità di reagire. Questa era la vita al faro: a volte si cadeva in acqua, qualche volta si era soccorsi in tempo, altre volte non si poteva essere “ripescati” per tempo. A volte si rischiava di essere arsi vivi, altre volte il pegno pagato per tanta devozione era solo qualche bruciatura di mercurio sulla pelle e nei polmoni. Si lottava tutta la notte per la sopravvivenza, a volte si rischiava di morire di fame, ma sempre fedeli alla missione davanti alla lanterna della notte. La presenza dei delfini a Sein non è casuale, perché il delfino è considerato dai marinai bretoni la reincarnazione di un vecchio guardiano che neppure la Morte può allontanare dal suo faro. I fari affascinano, meravigliano e fanno sognare; guidano i marinai e orientano i viaggiatori, ma possono anche essere maledetti.

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Susy Zappa, nata sotto il segno dell’acquario. Dopo un percorso dedicato alle varie forme artistiche, la sua passione per la creatività la porta a dedicarsi alla scultura. Collezionista di tutto ciò che ha il fascino di un tempo passato, dalle vecchie scatole di latta ai libri di favole. Spirito ribelle, cerca di cogliere l’attimo fuggente perché l’oggi è già la proiezione del domani. Inizia a dedicarsi alle scrittura componendo riflessioni e pensieri, poi l’inaspettato incontro con l’isola bretone e la scoperta delle sue arcaiche leggende e misteri. Dopo aver più volte visitato Sein, la decisione di scrivere un libro per raccontarne la straordinaria, antica e infinita storia, e far conoscere il fascino che, attraverso i secoli, ha attratto pittori e artisti. Vivere in un faro sarebbe il corollario di un’esistenza onirica di una persona innamorata delle forti emozioni e godere di intensi profumi portati dal vento, e dal mare in tempesta dove a volte si rispecchiano i propri stati d’animo. Socchiudendo gli occhi, così si firma l’artista.